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violenza donne

Storie di Violenza e di Vittime Inconsapevoli

(Lucia Sgarbossa)

Le cronache nere raccontano di storie di violenza ma di queste pagine, svogliatamente, ci si sofferma solo sul fatto e non sull’altro foglio non scritto che è la vita stessa della persona coinvolta il cui soggetto, carnefice o vittima, scrive la sua storia.

Di violenza ne ho vista tanta, quella subita, quella che mi hanno raccontato, quella che vedi per strada tra la gente, nella rabbia di mattine in cui la persona si sveglia storta e prende a calci il calzino, poi un oggetto, poi tu che passavi per caso o tu che sei li come un parafulmine per una frase sbagliata o un gesto frainteso.

Negli occhi della gente rabbia, insoddisfazione, repressione, disagio, intolleranza, insicurezza, rifiuto, voglia di vendetta, invidia, gelosia e poi forse il desiderio di essere comunque accettati amati, riconosciuti per quello che si è?

Sentirsi comunque a posto con la coscienza poiché il risultato nel bene e nel male è giustificare le nostre azioni.

Azioni – Reazione/Reazione Azione

Mi sono sempre chiesta quale sia il vero segnale di partenza, cosa determina il vero prevaricare l’altro; la paura di esistere, la paura inconsapevole di sentirsi rifiutato o l’essere indefinito nell’egocentrismo che tutto sia dovuto e di nostra proprietà?

Ho visto gli occhi dei bambini che sanno ascoltare le storie ma le loro storie di abuso quelle che non vorresti  mai ascoltare ne sentire trovano il vuoto dentro i loro occhi e tu che ascolti sei quasi paralizzato e incredulo di ciò che stai sentendo.

Il loro dolore si trascina nel tempo negli spazi di sopravvivenza e poi diventano adulti arrabbiati, delusi, anaffettivi per parità di conti per ciò che non hanno ricevuto.

Ma chi l’ha detto che tutto si dimentica, che le ferite non lasciano segni nell’anima?

Quando usiamo la violenza o quando la subiamo creiamo un’immagine di noi stessi che resterà come un tatuaggio sulla pelle.

Sarà la memoria a tenerci sempre in allerta, ricordandoci che, per chi subisce le situazioni legate alla violenza sono ripetibili quasi uguali.

Dal narcisista, al manipolatore un ampio teatro vedrà attori e situazioni diverse. dall’abuso genitoriale, dalla violenza domestica di entrambi i coniugi, figli violenti, vicini di casa, sconosciuti, la violenza di genere e in genere crea caos interiore e manifesta come punto focale l’intolleranza, la rabbia repressa il cui spazio comunicativo è suscettibile e giustificabile per finalizzare e riversare cosi la propria frustrazione.

Una delle prime modalità della violenza psicologica è restare incastrati in un meccanismo autodistruttivo dove trovare una via d’uscita resta sempre più difficile.

I bambini, i nostri futuri adulti, sulle premesse di quanto sin ora detto va posta una importante riflessione. Chi parlerà a loro di rispetto, di amore, di credibilità, di fiducia?

La fiducia è sacra e non si può tradire un bambino.

Dov’è il confine che stabilisce se la società in cui viviamo ha il diritto di libertà tra ciò che è il libero arbitrio e ciò che è il confine tra pace e guerra?

Questo book nasce dall’esperienza diretta e vuole attraverso i suoi passaggi raccontare e sviluppare come riconoscere la violenza e come trovare il modo per evitarla oppure essere vittime consapevoli, ribelli di un sistema condizionato da stereotipi dove subire viene scambiato per buonismo o dove la vittima in realtà è un carnefice e viceversa.

Indice dei Contenuti

Dedica
Il senso
Presentazione
Prefazione
La storia di Betta
“Io non sono pazza”
Non è più vista come persona ma come persona malata
Libera
Storie di libertà
La storia di Rosa
La realtà distorta e la libertà di non scelta
La vittima stessa diventa vittima di sé stessa
Rete Donna e lo Sportello Contatto
La violenza nella rabbia repressa
Il Rispetto va a braccetto con l’autostima
Ricatto morale – Ricatto emotivo
Riconoscere il dolore
La storia di Marco
Violenza e Discernimento
I silenzi sono violenza
La responsabilità affettiva
Intelligenza emotiva, l’intelligenza che nega (negazionista), intelligenza anaffettiva
L’intelligenza che nega (negazionista) e la sua vittima tra masochismo e auto sabotaggio
L’intelligenza anaffettiva
La violenza assistita
Vittima degli stereobati o Vittima consapevole
Le parole Violente
LE QUATTRO P
Potere – Passione – Possesso – Perversione
Bibliografia
Lucia Sgarbossa

Formato Pdf, 67 Pagine

Formato epub per dispositivi mobili

Lucia Sgarbossa

Helpratiker, Counselor relazionale e armonizzatore famigliare, Health Life coach motivazionale e nelle emergenze.

Ricopre il ruolo di referente Regionale per il Piemonte per l’Associazione AIHC.

Iscritta:

  • Collegio Toscano periti riconosciuto dal Ministero di Grazia e Giustizia
  • Associazione Maged  Magistrati/Avvocati/Giuristi/Donne /Europee

Ricercatrice e Formatrice

Si occupa da anni di benessere e riarmonizzazione della persona sia negli aspetti emozionali, sia fisici che relazionali. Poggia il focus operativo sull’individuare la capacità di risposta resiliente e ottimale degli attori partecipanti nei contesti di riferimento, il cosiddetto empowerment of the human (potenziamento del fattore umano).

Da anni inserita in contesti sociali in aiuto e contro la discriminazione sociale e alla violenza di genere.

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