(Barbara Polacchi)
Ciao,
piacere di averti tra i fruitori di questo mio Corso di Armonia Jazz, che vuole essere un Corso molto pratico, mettendo da parte il rigore dell’armonia … scolastica :-).
Ma prima di addentrarci in questo mondo, permettimi di fare una piccola introduzione. Dalle sue origini, il jazz è una musica sostanzialmente armonica: le differenti correnti che l’hanno attraversata e anche per l’energia ritmica che la anima, la musica jazz si distingue, ancora oggi, per delle successioni accordali che suggeriscono numerosissimi percorsi melodici.
La linea improvvisata, che le è propria, si costruisce, infatti, a partire da un materiale armonico considerato come un serbatoio di possibilità nelle quali il musicista va costantemente ad attingere.
Così la creatività di quest’ultimo è direttamente legata all’assimilazione di questo patrimonio armonico, senza del quale il discorso jazzistico probabilmente non esisterebbe.
Per uno studioso/studente di jazz è dunque essenziale conoscere questo patrimonio. Contrariamente alle idee ricevute e ad un’abitudine piuttosto diffusa, la dimestichezza con l’armonia jazz non si apprende attraverso un procedimento razionale e mentale.
Senza negare l’importanza della teoria nell’insegnamento del jazz, è comunque evidente che la progressione all’interno del linguaggio jazz si ha attraverso un confronto diretto con la realtà musicale.
Non è per la riflessione ma per le prove ripetute e gli errori corretti che si costruisce, piano piano, la competenza musicale del jazzman principiante. E questo Corso si prefigge di accompagnarti, attraverso esercizi pratici, formule melodiche e progressioni armoniche, per trovare, piano piano, le tue proprie corrispondenze tra il piano verticale e quello orizzontale, contribuendo così a sviluppare/allargare la tua immaginazione e fantasia.
Questo Corso, dunque, non è teorico, anche se ovviamente ci saranno delle spiegazioni teoriche. Un suggerimento che ti do’ è quello di ascoltare il più possibile, in modo da evi-tare di fare troppi … ragionamenti.
È identificando ad orecchio le progressioni accordali e/o le trascrizioni che potrai impossessarti sempre di più del linguaggio armonico del jazz, creando così un’interazione reciproca tra il lavoro di armonizzazione delle melodie e il riconoscimento grazie all’orecchio (in questo caso una cosa aiuterà a progredire nell’altra).
Ti consiglio anche di non inventare regole inutili! Non obbligarti, ad esempio, a scrivere un accordo su ogni battuta: il ritmo armonico è molto raramente costante nel jazz, dall’inizio alla fine di un brano. Ascolta e cerca di capire, piuttosto, dove tu sentiresti un cambio di accordo.
Inoltre:
·se suoni uno strumento armonico (come ad esempio la chitarra o il pianoforte), suona e risuona gli accordi che hai scelto: se non hai idee, prova diverse possibilità sullo strumento fino a che trovi una successione che ti soddisfa. Non preoccuparti di sapere se è giusta o no: fidati del tuo orecchio 🙂
·se invece suoni uno strumento a fiato, suona più volte la melodia intercalandola ogni tanto con qualche nota supplementare, come se stai facendo una variazione, un controcanto o semplicemente delle piccole risposte: vedi allora le note che sottolineano meglio il senso della melodia e cerca di dedurne gli accordi per l’accompagnamento
·se sei un/a bassista, canta o ascolta una determinata melodia accompagnandoti con il tuo strumento: cerca a … tentoni quali sono i bassi che suonano bene. All’inizio prova a suonare un paio di note per battuta aggiungendo in seguito delle note intermediarie per definire meglio gli accordi.
Non accanirti su un passaggio: se non riesci a trovare l’accordo giusto, ad esempio, lascia stare, fai altro e riprendi più tardi.
Inoltre non aver paura di tornare indietro, di ricominciare un esercizio: può darsi che la soluzione che hai trovato è bella ma ad un certo punto c’è un blocco: prova a vedere da quale punto puoi prendere un’altra direzione. Quando hai finito un esercizio (come ad esempio un’armonizzazione di una melodia o una sequenza accordale), suonalo per intero dall’inizio alla fine: avrai così una percezione globale che ti farà capire il peso di ogni accordo.
Non esitare a fare modifiche se pensi che qualcuno di essi sia inadeguato o troppo debole.
Vorrei augurarti, a questo punto, di avere un grande piacere nello scoprire il linguaggio armonico del jazz così come nello sviluppo creativo personale del fraseggio (melodico e armonico) di questa musica ormai planetaria 🙂
Vorrei, comunque, precisare che non ci sono tempistiche uguali per tutti. Se salti una settimana di lavoro o se inizi in ritardo non ti devi sentire in nessun modo colpevole. Anzi: congratulati con te stesso/a ogni volta che raggiungi anche il minimo obiettivo.
Devi adattare queste lezioni alla tua velocità di apprendimento, al tempo che hai a disposizione da dedicare a questa cosa e al tuo stile di vita, senza stress o fretta!
Prima di concludere questa introduzione e passare al corso vero e proprio, sappi che per 30 giorni potrai avere la mia consulenza GRATUITA, via email, in cui potrai pormi tutte le domande o i dubbi che ti vengono procedendo con lo studio di questo corso, così come potrai farmi correggere i vari esercizi che ti propongo o sottopormi i tuoi brani, in modo da avere consigli mirati da parte mia che ti aiuteranno ancora di più a progredire.
Come potrai vedere, non ho messo appositamente la correzione degli esercizi, in modo da poter verificare con te il tuo progresso e correggere eventuali errori.
Quindi ti basterà mandare un’email a all’indirizzo indicato nell’ebook.
Ti ringrazio per la tua attenzione e ti auguro, di nuovo, una buona scoperta dell’armonia jazz!
In questo ebook trovi:
INTRODUZIONE
STRUTTURA DEL CORSO
PARTE 1
LA SCALA DIATONICA MAGGIORE E GLI INTERVALLI
Intervalli e scale
Ottava
Scale
Intervalli diatonici
Intervalli cromatici
Enarmonia
Intervalli composti
La grandezza fa il nome
Esercizi
USO DEGLI INTERVALLI
Trasporto
Orecchio e intervalli
Esercizio
Orecchio relativo
Orecchio assoluto
Analisi
Esercizi
GLI INTERVALLI E L’ARMONIA
Rivolto (o inversione)
Regole per il rivolto
Intervalli composti
Applicazione
Armonizzazione della scala diatonica maggiore
Definizione
Applicazione dell’armonizzazione intervallare
Armonizzare una melodia
Esercizi
GLI ACCORDI DI TRE SUONI
L’ACCORDO PERFETTO
Generalità
Definizione
Qualificazione
Numerazione
Altre numerazioni usate
Esercizi
Gli accordi perfetti della musica tonale
Generazione degli accordi perfetti nel modo maggiore
Utilizzazione
Gli accordi di tonica e di dominante nel modo maggiore
Gli accordi del IV e del II grado nel modo maggiore
I gradi deboli (II, III e VI) nel modo maggiore
Generazione degli accordi perfetti nel modo minore
Gli accordi di tonica e di dominante nel modo minore
Gli accordi del II, IV e VI grado (IIø, IVm e bVI) nel modo minore
Esercizio
DIFFERENTI ASPETTI DI UN ACCORDO
Il rivolto
Definizione
Posizione
Numerazione
Il basso obbligato
Esercizi
I raddoppi
Definizione
Numerazione
Le soppressioni
Soppressione della fondamentale
Soppressione della terza
Soppressione della quinta
L’arpeggio
Esercizio
La triade e l’orecchio
LE NOTE ESTRANEE ALL’ARMONIA
Le note di passaggio
Le note di volta
Le anticipazioni indirette
L’anticipazione
Le appoggiature
La doppia appoggiatura
Parentesi sul secondo rivolto dell’accordo perfetto
Regole ritmiche
Esercizi
GLI ACCORDI DI TRE SUONI DISSONANTI
Gli accordi naturali
L’accordo di terza minore e quinta diminuita
L’accordo di quinta aumentata
L’accordo sospeso
Gli accordi alterati
Definizione
Numerazione
Esercizi
Gli accordi in cui una nota è un’appoggiatura
Regole di realizzazione
Numerazione
Appoggiatura della fondamentale
Appoggiatura superiore della terza
Appoggiatura della quinta.
Casi particolari dell’appoggiatura superiore della quinta del V grado minore
GLI ACCORDI DI QUATTRO SUONI
La sesta aggiunta
Definizione e numerazione
L’appoggiatura della fondamentale
Regole di realizzazione
Numerazione
GLI ACCORDI DI SETTIMA
Generalità
Costruzione
Numerazione
Gli accordi di settima della musica tonale
Generazione degli accordi di settima nel modo maggiore
Generazione degli accordi di settima nel modo minore
Esercizi
L’accordo di settima di dominante
Definizione
Ruolo tonale
Risoluzione
Esercizi
Alterazione della quinta
Esercizi
Le appoggiature della quinta / Gli accordi di tredicesima
L’accordo di tredicesima
Esercizi
L’accordo di settima diminuita
Composizione
Numerazione
Altre appoggiature possibili negli accordi di settima
Appoggiatura della fondamentale
Appoggiatura della terza
Appoggiature nell’accordo di settima diminuita
Note sulla numerazione delle appoggiature
Soppressione possibile negli accordi di settima
Soppressione della quinta
Soppressione della fondamentale in un accordo di settima di dominante
Soppressione della terza
Esercizi
GLI ACCORDI DI CINQUE SUONI
La sesta aggiunta
Costruzione e numerazione
Accordo di undicesima
Composizione
Numerazione nelle tonalità maggiori
Numerazione in minore
Accordo bimodale di settima di dominante
Definizione
Regole di realizzazione
Numerazione
Esercizi 101
GLI ACCORDI DI NONA
Generalità
Costruzione
Numerazione
Realizzazione
Esercizi
Gli accordi di nona nella musica tonale
Generazione degli accordi di nona nel modo maggiore
Generazione degli accordi di nona nel modo minore
Accordo di nona di dominante
Ruolo tonale e modale
Risoluzione
Risoluzione anticipata della nona
Esercizio
Le alterazioni della quinta
Esercizio
L’accordo di tredicesima con la nona
Generalità
Appoggiatura superiore nel modo maggiore
Altre appoggiature negli accordi di nona
Appoggiatura della terza
Gli accordi di nona senza settima
Definizione
Numerazione
L’accordo di seconda
Soppressioni possibili negli accordi di nona
Soppressione della fondamentale in un accordo di nona di dominante
Il ruolo passe-partout dell’accordo di settima diminuita
Esercizio
GLI ACCORDI DI SEI SUONI
La sesta aggiunta
Costruzione e numerazione
L’accordo di undicesima e di tredicesima
Composizione e numerazione
L’accordo bimodale di nona di dominante
Composizione e realizzazione
Numerazione
Esercizio
PARENTESI SULLA STABILITÀ DEGLI ACCORDI
NOTE ESTRANEE ALL’ARMONIA TRAMITE LE QUALI POSSIAMO FORMARE NUOVE AGGREGAZIONI ACCORDALI
I ritardi
Regole di realizzazione
Il pedale
Definizione
Regole di realizzazione
Numerazione
Le note aggiunt
La sesta aggiunta
La quarta aggiunta
ALTRI PROCEDIMENTI DI NUMERAZIONE
Le sovrapposizioni di accordi
L’accordo alterato
IL NUOVO SISTEMA DI NUMERAZIONE PER SIMBOLI
PARTE 2
SCRITTURA TRADIZIONALE DI TEMI JAZZISTICI
Il tema numerato
La griglia degli accordi
La scrittura particolare del pianoforte
Il pianoforte d’orchestra
Il pianoforte conduttore
Il piccolo formato
La trascrizione ad orecchio
LA NUMERAZIONE PER GRADI
I gradi cromatici
Accordi estranei in cui la fondamentale è una nota della tonalità
I rivolti obbligati
Caso particolare del modo minore
Esercizi
REGOLE GENERALI DI ARMONIZZAZIONE: I PRESTITI E LE MODULAZIONI
Definizione generale
Numerazione per gradi i prestiti e le modulazioni
Esercizi
L’EQUILIBRIO ARMONICO
Il ritmo armonico
La regione armonica
Eccezioni a questa regola
Esercizi
La risoluzione delle dissonanze
Risoluzione naturale
Risoluzione eccezionale
Esercizi
Validità di un accordo
LE CATEGORIE DI CONCATENAMENTO NELLA MUSICA TONALE
LA DIREZIONE ARMONICA
I CONCATENAMENTI-TIPO DEGLI ACCORDI IN TUTTI GLI STILI
Le cadenze
Le progressioni
Il circolo delle quarte ascendenti
… in un contesto tonale
… in un contesto modulante
I CONCATENAMENTI-TIPO DEGLI ACCORDI PROPRI DEL JAZZ
Anatole
Collegamento IIØ → V9#
Alternanza di accordi di tredicesima e di nona aumentata
Il blues
Il blues “svedese”
Concatenamento I → IIIx4/3 → bVIx → V nel modo minore
Progressione cromatica tramite II → V
Concatenamento I → bVIIx → bVIx → V
COMPLEMENTI E INTERCALAZIONI ARMONICHE
Gli accordi completi
Accordi naturali dei modi maggiori e minori
Accordo di settima diminuita
Accordo alterato
Accordi del blues originale
Osservazioni sugli accordi completi
Gli accordi di passaggio
GLI ACCORDI O FORMULE DI SOSTITUZIONE
Definizione
Sostituzione dell’accordo di settima di dominante
Sostituzione al tritono
Sostituzione con la formula II → V
Sostituzione con l’accordo di sotto-tonica
Sostituzione con la formula V → VI → # VIo → V5/6
Altre formule
Esercizio
Sostituzione dell’accordo di tonica
Sostituzione nel collegamento I → II
Sostituzione con il concatenamento I → Im
Sostituzione tramite l’anatole
Sostituzione “Fra’ Martino”
Sostituzione al collegamento I → V
Sostituzione al collegamento I → Ix
Sostituzione al DA CAPO
Sostituzione al collegamento I → IIIx del modo minore
Influenza delle trasformazioni armoniche su una griglia blues
CONCLUSIONE
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